Se sei arrivato su questa pagina significa che in qualche modo sei entrato in contatto con me.
Arrivato a questo punto hai di certo capito che sono un artista. E magari sei anche curioso di saperne un po’ di più su di me. Eccomi quindi pronto a farti fare un veloce giro panoramico su di me e su cosa significa essere un artista per me.
Zoc
Sono nato il 19 Giugno 1991. Ed il motivo per cui sono un artista è semplice. Voglio lasciare il mio segno nel mondo attraverso le mie illustrazioni e la mia arte.
Sono alla continua ricerca di storie ed idee per portare alla luce nuove connessioni tra ciò che ci circonda. Sono curioso come un bambino nel più bel parco giochi del mondo. E mi ritengo fortunato perché le esperienze che ho vissuto mi hanno permesso di scoprire il valore che possiede l’arte figurativa.
Dal punto di vista accademico ho seguito un percorso atipico per un artista. Niente accademie di belle arti. Niente liceo artistico. Ciò che sono e ciò che ho imparato l’ho appreso da me, da autodidatta.
All’università ho studiato lingue e marketing applicati alla promozione del turismo. Parlo fluentemente Italiano, Inglese e Spagnolo. Ed ho recentemente rispolverato il Tedesco grazie ad una significativa esperienza lavorativa a Berlino dove ho contribuito all’allestimento della mostra della gallerista e artista Valeria Modica.
Non so ancora quale sarà la prossima lingua che imparerò. Quel che so è che appena si presenterà l’occasione di viaggiare in un nuovo paese, subito mi immergerò nelle parole e nelle usanze di quella cultura. Le lingue e le culture del mondo possiedono un valore inestimabile e a mio parere studiarle e parlarle è uno dei modi più autentici per ampliare il proprio bagaglio artistico. E si sa, gli artisti non sono mai sazi di avere nuovi stimoli artistici!
La mia ricerca mi ha portato ad approfondire gli sfaccettati aspetti della raffigurazione artistica. Per capire quale fosse la strada per me ho seguito a fondo diversi percorsi che mi hanno portato a diventare, tra le altre cose, grafico ed illustratore. Ho lavorato per aziende e clienti privati con il compito di trasformare in immagini evocative le parole e le idee dei miei committenti. Mi gratifica essere il tramite visivo del successo di un’azienda o di un prodotto.
Cio che mi più gratifica sono, però, le mie mostre di opere personali. Ognuna è un evento unico. Di ognuna ne curo personalmente la promozione su tutte le piattaforme più adatte alla diffusione del messaggio che voglio dare. In ognuna mi espongo in prima persona perché credo che l’artista, condividendo il proprio punto di vista sull’opera, possa arricchire l’esperienza dello spettatore, lasciandolo comunque libero di dare la propria personale interpretazione dell’opera.
Perché un evento sia memorabile ed impattante mi avvalgo della collaborazione di amici e professionisti molto specializzati. L’artista può essere da solo nella propria fase di ricerca e di creazione artistica, ma non potrebbe mai manifestare la propria arte con generosità senza il supporto delle persone che credono in lui.
A cosa mi ispiro?
La mia ricerca artistica trova principale ispirazione dalla street-art e dal mondo della grafica pubblicitaria. Sono partito dalla scomposizione di queste forme di comunicazione per dare vita al mio personale stile di illustrazione.
Se presti particolare attenzione ai miei quadri noterai che non sono una semplice raffigurazione di qualcosa esistente intorno a noi. C’è dell’altro. Ci sono rimandi a stili di antiche civiltà, di culture lontane dalla nostra occidentale. E non solo.
Si notano inoltre rimandi a vecchi libri, enciclopedie e riviste che hanno tramandato le conoscenze dell’uomo dal passato fino ai giorni nostri.
La poetica delle mie opere è in continuo mutamento. Sempre influenzata e ampliata dalla ricerca artistica che pongo in essere. Non ho minimamente idea di cosa raffigurerò precisamente tra un anno. E sinceramente, so che questo è uno dei miei punti di forza!
L’evoluzione artistica
La storia della mia ricerca artistica potrebbe apparire non molto interessante. Come tutti i bambini ho iniziato a disegnare usando le matite colorate. Disegno dopo disegno sentivo, però, nascere qualcosa di importante dentro di me.
Gli anni passavano. Gli amici cambiavano così come le ragazze per cui il mio cuore provava le palpitazioni. Calcio, Pallacanestro, Nuoto. Con il tempo ogni cosa intorno a me cambiava ma una restava immutabile, era la passione per il disegno.
Ore e ore spese sui fogli Fabriano a sperimentare le incredibili meraviglie che delle semplici Faber Castell sapevano creare su quei fogli vergini e intatti. Il sudore delle notti passate a disegnare invece che a studiare per la verifica del giorno dopo, come tanti miei compagni invece facevano.
Il tempo passava e opera dopo opera sono arrivato al momento della maturità. Il giorno in cui ho compiuto 18 anni è stato uno dei momenti più importanti della mia vita. Rividi tutte le composizioni originali che avevo realizzato fino a quel momento ed ebbi una rivelazione. Compresi che nella mia vita avrei sempre voluto continuare a disegnare. Lo avevo deciso!
Simone Zoccante sarebbe stato riconosciuto da tutti come un artista!
E da lì la strada è stata lunga, ma la direzione da seguire era fermamente segnata. Ho continuato a disegnare creando pezzi sempre più complessi e ragionati fino a che, un giorno, ho deciso che era arrivato il momento di condividere con il mondo ciò che avevo creato nei miei precedenti anni di isolamento artistico.
Nasce così, nel 2014, Bagaglio a Mano, la mia prima mostra personale dove ho esposto molti dei pezzi segreti della mia adolescenza artistica. E’ stato un evento catartico. Uno di quegli eventi che rivedrò indubbiamente nel film che mi si proietterà alla fine della mia vita. Ed ho ancora impresse le parole che mi sono detto guardando le persone ammirare le mie opere:
“Da oggi in poi mi impegnerò per imparare ogni giorno qualcosa di nuovo. Domani sarò sempre un artista migliore di oggi!
Perché una cosa è certa: sono nato per ispirare le persone con la mia arte.”
Quali sono gli intenti delle mie opere?
Come artista, le opere che creo nascono innanzitutto per esprimere la mia ricerca e la mia sensibilità. Mi focalizzo su ciò che voglio provare che poi solitamente corrisponde a ciò che mi auguro possano provare gli spettatori dei miei pezzi.
Parlo di emozioni leggere e potenti come la Meraviglia, il Fascino e l’Ispirazione.
Perché io sia davvero soddisfatto di una mia opera c’è sempre un elemento che non può mancare: la stimolazione intelletuale e cerebrale.
Desidero che chi ammira una mia opera svolga un processo di analisi attiva nell’opera stessa. Trovo gratificante inserire indizi e citazioni che possano aiutare a comprendere meglio il messaggio e l’ambientazione dell’opera. Spesso questi indizi non sono inizialmente percepiti e ciò rende ancora più appassionante ciò che si crea intorno alle mie opere negli eventi dal vivo.
Come ad esempio, in Vision – Alla ricerca dell’Armonia dove molti partecipanti si sono confrontati tra loro per dare i propri significati alle opere che stavano osservando. Quando la mia arte diventa mezzo per creare comunità e vicinanza sento di aver raggiunto un importante obiettivo!